Si tratta del luogo ( fisico o telematico ) deputato alle decisioni che i condomini stabiliscono di adottare.
Deve essere convocata dall’amministratore.
Deve pervenire prima del giorno stabilito per l’incontro.
Deve contenere la data nella quale si svolgerà,il luogo dove si terrà l’incontro e l’ordine del giorno,ovvero l’elenco degli argomenti sui quali si viene chiamati ad esprimersi.
Per ogni argomento deve contenere gli allegati documentali utili ad illustrare gli argomenti in modo che il condomino invitato a partecipare sia adeguatamente informato oppure abbia il tempo necessario ad acquisire le informazioni utili a favorire un parere consapevole espresso attraverso il voto.
Le figure dell’assemblea sono i condomini che costituiscono il condominio, l’amministratore nominato ed in carica, eventuali tecnici o legali invitati appositamente per delucidare sugli argomenti.
La convocazione deve sempre essere certa nella sua consegna al condomino e può prevedere date distinte, a seconda che si tratti della prima o della seconda e successiva convocazione le maggioranze sia costitutive che deliberative cambiano.
La maggioranza costitutiva è quella occorrente perché l’adunanza sia ritenuta valida, mentre quella deliberativa si adotta per approvare i singoli punti all’ordine del giorno.
Dopo l’appello e stabilito che la maggioranza sussiste, viene nominato un Presidente il quale , dopo regolare accettazione dell’incarico, dichiara regolarmente aperta la seduta e nomina un altra figura che è il segretario il quale ha il compito di tenere una fedele traccia scritta dell’andamento assembleare.
Si chiamano i punti all’ordine del giorno, si espone su richiesta il proprio punto di vista ed al termine del dibattito il Presidente chiama la votazione ed i singoli condomini votano.
Infine , al termine della assemblea si legge il verbale e lo sottoscrivono il Presidente ed il Segretario.
In seguito il verbale viene archiviato nel Registro dei Verbali di Assemblea e si invia a tutti i condomini.
Infine il nostro codice civile prevede un termine di 30 giorni affinchè coloro che non hanno partecipato e ritengono lesi i diritti propri o ravvisano una violazione del Regolamento Condominiale possano “impugnare” presso le autorità giudiziarie il verbale stesso chiedendo di fatto di invalidare le decisioni adottate. Sino a quando un Tribunale non si pronunci sull’esito del ricorso il verbale è valido a tutti gli effetti.
Le nostre assemblee:
Il nostro studio ha deciso di strutturare le assemblee in tre passaggi:
una pre assemblea nella quale raccogliere le esigenze ed impostare l’ordine del giorno condiviso;
l’assemblea vera e propria;
una post assemblea nei successivi 60 giorni di natura informativa nella quale notiziare sullo stato di avanzamento dei lavori.
Sarebbe opportuno impostare le assemblee in orari lavorativi, questo comporterebbe la possibilità di far partecipare anche il personale di studio adibito ai singoli punti, porterebbe un risparmio in termini economici se svolta in modalità telematica, e permetterebbe di mettere a frutto il lavoro richiesto liberando le sere da destinare a momenti di programmazione studio e valutazione .